Suddividendo l’Europa in più aree geografiche – nord Europa, Europa centrale, sud Europa, Europa dell’est e Europa occidentale -, si possono trovare tradizioni culinarie differenti da zona a zona del Continente. Andando per ordine ecco una breve analisi delle caratteristiche di ognuna, prendendo i Paesi più rappresentativi come Stati-campione, (anche se si ricorda che, come ogni esperienza degna di questo nome, la cosa migliore resta sperimentare il sapore della cucina europea sul proprio palato):
Nord Europa: Svezia e Lettonia
La cucina svedese (Svenska köket) è essenzialmente costituita da zuppe per quanto riguarda i primi piatti, mentre a primeggiare tra i secondi è il pesce, specie l’aringa, la quale viene cucinata in numerosi modi. Le carni più utilizzate sono quelle di alce, maiale, vitello e renna e spesso vengono accompagnate da marmellate. Per i dolci uno degli ingredienti maggiormente utilizzati è lo zenzero, altri dessert degni di nota sono i lussekatter (dolci a base di uva passa e zafferano) e i kanelbulle (rotolini alla cannella).
La cucina lituana (Lietuviška virtuvė) è stata fortemente influenzata da quella polacca e scandinava. Gli ingredienti più comuni sono patate e carne suina, che stanno infatti alla base di uno dei piatti tipici, ovvero il Cepelinai (detto anche Zeppelin). Oltre a questi è molto utilizzata anche la panna acida, comunissima nella cucina baltica in generale, con cui si prepara la zuppa di barbabietole e panna acida.
Europa Centrale: Ungheria e Germania
La cucina dell’Ungheria (Magyar konyha) predilige sapori forti e intensi, ottenuti grazie all’uso abbondante di spezie, come pepe e paprika. La portata più celebre è il gulasch, una minestra di cipolla e paprika con carne, carote e patate. Altri piatti tipici sono: lo székelygulyás (spezzatino di maiale con panna acida, paprika e crauti) e lo hortobágyi húsos palacsinta (crespelle ripiene di carne tritata). Come dolce il più conosciuto è il bejgli, un rotolo alle noci o ai semi di papavero preparato solitamente per Natale e Pasqua.
La cucina tedesca (Deutsche Küche) è ben più varia di quanto si possa pensare: oltre alle classiche patate e salsicce e alla tradizionale birra, presenta accostamenti più particolari. Ad affiancare i cibi sopracitati ci sono vivande meno note soprattutto nel pesce, ad esempio le zuppe di aragosta e di vongole e le aringhe marinate. Il dolce più conosciuto è lo strudel.
Sud Europa: Spagna e Grecia
La cucina spagnola (gastronomía de España) ha il merito di aver introdotto nel 1500 alimenti di importazione americana.
Il piatto più conosciuto è la paella, essa è di origine valenciana ed è diffusa ormai in tutto il Mediterraneo e in America Latina e costituisce anche l’archetipo del piatto unico. Alla versione più “tradizionale” se ne affiancano altre, come la paella de mariscos con i frutti di mare. Per quanto riguarda la carne e il pesce essi sono maggiormente diffusi nelle zone costiere rispetto che alla zona centrale; le pietanze più conosciute sono il cocido e il cochinillo per il primo e la zarzuela de mariscos e il baccalà alla vizcayna per il secondo.
La cucina greca (Ελληνική κουζίνα) è caratterizzata da numerosi antipasti che aprono il pranzo, seguiti da piatti a base di carne o pesce o insalata e formaggi.
Per quanto riguarda gli antipasti (mezédes), essi possono andare da semplici sottaceti a pietanze più ricche e elaborate, come i pitákia e i dolmàdes.
Le portate principali sono a base di carne, tra queste si ricordano souvlàkia, spiedini cotti ai ferri e il gyros, una specie di kebab di vitello di influenza turco-araba. Tra i dolci ci sono ingredienti ricorrenti come frutta, sesamo e mandorle; con le ultime vengono prodotti i kataífi e i baklavàs (rispettivamente una sfoglia con mandorle bagnata di sciroppo e una sfoglia con strati di mandorle e miele).
Europa occidentale: Olanda e Francia
Con cucina olandese (Nederlandse keuken) si intendono le tradizioni gastronomiche dei Paesi Bassi.
I primi si basano principalmente su zuppe (bruine bonensoep e humkessoep per citarne alcune) con prosciutto, salsiccia, patate e fagioli. Tra i secondi spicca il pesce, specie l’aringa, i mitili e il merluzzo, oltre ad altre specie ittiche che vengono perlopiù fritte. Anche i formaggi e le carni hanno un ruolo di rilievo nella cucina olandese: con queste ultime vengono preparate le salsicce (frikandel e rookworst tra le tante) e altri piatti come il klapstuk (brasato di manzo), mentre l’edam è il formaggio tipico.
La cucina francese (cuisine française) ha risentito molto della storia che ne ha modificato le abitudini, inoltre non si può propriamente parlare di “tradizione culinaria francese” siccome si riscontrano numerose differenze nella nazione, tant’è che ogni regione è diversa dall’altra.
Piatti noti in tutta la Francia sono la zuppa di cipolle gratinate e la quiche, una specie di torta salata che fa da antipasto. Lo Stato è celeberrimo soprattutto per le crèpes, che possono eseere sia dolci che salate (in quest’ultimo caso prendono il nome di galettes) e per le ostriche gratinate e non, che si possono degustare nelle regioni a nord sulla costa, quali Bretagna e Normandia. Per i dolci sono conosciuti la torta Tatin, gli éclairs e la Saint Honoré.
Europa orientale: Russia e Bulgaria
La cucina russa (Русская кухня), come quella francese, varia da zona a zona, anche se prodotti comuni, specie tra i ceti popolari dei secoli addietro, sono cereali e ortaggi. Altri cibi usati comunemente dalla popolazione sono zuppe e minestre, mentre i dolci tipici sono legati alla panetteria, tra questi elenchiamo: il kalac, un tipo di pane, e il prjanic, una specie di pan pepato. Oltre a questi c’è il pirog, una pietanza di pasta che può essere dolce o salata, con i più svariati ripieni e forme, e che si collega al focolare domestico.
La cucina bulgara (българска кухня) è molto variegata, grazie anche alla varietà geografica. La maggior parte dei piatti vengono cucinati al forno, al vapore o come spezzatini, oltre ad una grande abbondanza di zuppe. Tra i piatti principali ci sono il pilaf (riso con carne tritata, verdure o cozze) e la carpa ripiena (preparata per la festa di San Nicola). Riguardo ai dolci i più famosi sono la banitsa, fatta con uova sbattute e sìrene (formaggio tipico) messi tra fogli di pasta e il baklava, originariamente turco ma diffuso in Bulgaria, costituito da zucchero e frutta secca avvolti da pasta fillo.
Giada Muzio